Percorsi d'Anaunia

Di Castello in Castello era il titolo di un Progetto presentato nel 1994 ai seguenti organi: Al Sindaco Comune di Ton; Al Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale Trento; Ai Presidenti Asuc Fraz. Masi, Vigo, Toss; Al Presidente Pro Loco Ton; Al Presidente Coop: Iniziativa eCultura - Nosino; A tutti gli organi di stampa;

Per anni nessuno ha voluto prendere in mano tale progetto fino a quando la provincia ha elaborato un suo progetto, redatto da Edy Pozzatti (architetto) e Claudio Maurina (dottore forestale), coordinato dallo studio Paolo Pozzatti di Cles, che ha coinvolto cinque comuni: Ton, Vervò, Sfruz, Smarano e Tres. È stato finanziato nell'ambito del Docup con circa 750 mila euro (l'85% del costo stimato in 888.363 euro) e realizzato nel 2005-2006. Denominato Percorsi d'anaunia è visionabile anche in internet all'indirizo www.percorsianaunia.it.

Questa realizzazione ricalca il vecchio progetto "di Castello in Castello" ma ne ha stravolto le finalità, limitandosi ad un lavoro di disboscamento e posa di segnaletica ferro-cemento, poco chiara e che da adito a disorientamento,, senza un reale ripristino delle aree e del loro accesso.
Riporto il testo del vecchio progetto:

Con l'acquisto e la ristrutturazione di Castel Thun la Provincia Autonoma di Trento ha fatto un grosso investimento nel settore turistico culturale.
Questo apre, per la gente del comune di Ton , delle prospettive occupazionali diverse dal tradizionale settore agricolo-artigianale. La Provincia ha attualmente concentrato il proprio intervento solo a Castel Thun.
Il Progetto Ambiente della CGIL del Trentino propone di destinare delle risorse anche in progetti che completino il recupero di manufatti storici e culturali che esistono sul territorio del comune di Ton , che sono abbandonati e in rovina. La proposta che facciamo non è nuova, ma assume valore perchè inserita in una serie di idee concrete che, con lo scopo di creare posti lavoro, recupera aree e manufatti storici sia per la popolazione residente sia per gli occasionali visitatori.
Il progetto "Di castello in castello" è costituito da un insieme di interventi che hanno come obbiettivo la realizzazione di un circuito che colleghi tutti i siti storici del comune di Ton. Un percorso da effettuare durante un'intera giornata di soggiorno nella Pieve di Tono e scoprire così angoli suggestivi e ambienti carichi di storia. Queste proposte, oltre a rivitalizzare la zona, a recuperare manufatti, a costruire infrastrutture, hanno lo scopo di creare alcuni posti di lavoro che è possibile quantificare nel numero di 8\10 per circa 24/28 mesi.
CENNI STORICI
Dei brevi cenni storici ci possono far capire come fra tutte le costruzioni interessate da progetto che presentiamo siano collegate fra loro e abbia un senso anche storico oltre che ambientale proporre un recupero e un percorso che li ricongiunga in un unico itinerario. La storia di Castel Thun si identifica completamente con la vicenda della famiglia dei Tono, gli antichi feudatari vescovili che nell'arco dei secoli passarono dall'oscurità delle origini a posizioni di primo piano nella scena politica europea. Nel 1190 sono citati nelle cronache trentine cinque componenti della famiglia Thun nella scorta che accompagnava Enrico VI - figlio del Barbarossa-, qualche anno dopo i Tono, che derivano il nome dall'antichissima pieve omonima, vennero autorizzati dal vescovo Corrado di Beseno ad erigersi un castello sul dosso detto delle Visioni, nel 1200 divennero proprietari della rocca di Belvesino, detta anche di Novesino. Nel 1668 i Tono toccarono l'apice della potenza, con l'ascesa alla cattedra vescovile di Sigismondo Alfonso e fu ancora uno di loro, il vescovo Pietro Vigilio a vivere come vescovo la fine del secolare principato trentino, cacciato dalle truppe francesi nel 1800, venne definitivamente detronizzato dal Concilio di Vienna. Inizia per la famiglia un lungo periodo di decadenza culminato con il pauroso disastro economico causato dai finanziamenti profusi dal conte Matteo per l'organizzazione della mazziniana Giovane Italia e per le imprese garibaldine. Acquistato nel 1926 dal ramo boemo dei Thun, il castello fu restaurato e arricchito con arredi provenienti dalle proprietà boeme. "Avarissima di notizie su Castel S: Pietro è la storia, è nominato quasi accidentalmente nei documenti ufficiali della famiglia Thun. Cosa assai ardua è perciò delineare un ben definito profilo storico. Il suo nome è derivato dalla chiesetta che sorgeva nel perimetro delle sue mura e tradisce un'origine molto antica. L'attuale edificio, o almeno quello che resta, è di costruzione medievale, del XII secolo. L'ingresso all'imponente mastio, l'unico a pianta circolare delle valli del Noce, è, secondo l'uso medievale, a qualche metro dal suolo. Tutt'intorno si elevano i resti della residenza baronale con qualche porta e qualche finestra architravata mentre l'ingresso è protetto dalla solita torretta quadrata. Forse Castel San Pietro fu eretto da un consorzio di nobili della Pieve di Tono per controllare l'antichissima strada che attraverso la montagna conduceva nella Valle dell'Adige. Forse ancor prima di venir in possesso di Belvesino i Tono erano riusciti a installarsi nella rocca nella Valle del Rinassico. Il castello, comunque, esisteva prima del 1338 e aveva vassalli e decime e venne in mano dei Tono molto presto. La rocca venne coinvolta nelle guerre che sconvolsero l'Anaunia al principio del XIV secolo, sostenne l'assalto degli Arsio che si arrampicarono fin quassù tentando invano di prenderla di sorpresa(1336) Il castello restò sempre nell'ambito della famiglia dei Thun e nel XVII secolo, data la difficile posizione, tagliata fuori dalle nuove e importanti vie di comunicazione venne abbandonato e cadde ben presto in rovina...." Ritroviamo qualche accenno ancora sul castello delle Visioni quando si parla delle fortificazioni in Trentino; "....il periodo che intercorse fra il 1870 e la fine del secolo segnò i punti caldi delle frontiere trentine con le grandi fortificazioni permanenti che chiusero con sbarramenti le valli intersecate dai confini con il nuovo Regno d'Italia. I forti più antichi riecheggiano le disposizioni dei castelli..... ...bloccavano la strada con robuste muraglie nelle quali si apriva una porta chiudibile con battenti d'acciaio. Alcune di queste tagliate erano la pratica continuazione moderna delle fortificazioni medievali castellane....Castello delle Visioni = forte della Rocchetta. L'elenco dei progetti viene fatto seguendo un ipotesi di itinerario storico
1 - PROGETTO "TORRE DI VISIONE - GIAZ" Consolidamento dei resti del vecchio castello, ripristino ambiente e collegamento con il "Sentiero della Pace", costruzione del sentiero per il collegamento con la strada del Maso della Pozza e quindi con la località Baschieri e la strada del "Giaz"
2 - PERCORSO VITA LOCALITÀ AL ,GIAZ Sistemazione della strada , recupero aree destinate all'installazione degli attrezzi per il percorso vita, recupero area attrezzata ex campo sportivo, costruzione di un piccolo tratto di sentiero per il collegamento con la zona del Capitello per raggiungere la frazione Vigo
3 - BUSA DAL PLAN Ripristino area e sistemazione attrezzatura per sosta e ristoro. La zona si trova all'inizio del sentiero che porta a Castel San Pietro, in prossimità del campo sportivo.
4 - CASTEL SAN PIETRO Recupero e consolidamento delle rovine del castello, sistemazione del sentiero di accesso al castello, ricerca e sistemazione antica strada romana che portava nella conca detta degli Orti e che fungeva da collegamento con la Valle dell'Adige
5 - CASTEL SAN PIETRO - PLAN DELE CANAL Costruzione di una passerella o di una briglia sul torrente Rinassico ,sistemazione del sentiero che collega il castello alla strada del Plan dele Canal per scendere poi fino alla zona di Pignolè e attraversando il bosco di faggio fino alle porte dell'antica Novesino ai piedi del Castel Thun.
6 - LOCALITÀ RONC Creazione di area attrezzata sistemazione strutture esistenti, valorizzazione bosco di roveri Uno dei pochi roreti esistenti in Trentino
7 - CHIESETTA S. MARTINO Ripristino area circostante e sistemazione manufatto
8 - COLLE S. MARGHERITA Recupero e consolidamento rovine, ripristino area, recupero del sentiero d'accesso

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